venerdì 21 marzo 2008

RITRATTO DI UN CAMPIONE: MISTER SQUARCIALAQUERCIA

Mister Squarcialaquercia è nato in una grotta alla periferia di Sassari una fredda notte d’inverno di circa duemila anni fa. Figlio unigenito di una giovane coppia di sposini poverissimi, nacque privo di ogni genere di conforto, fatta eccezione per un climatizzatore gentilmente offerto dalla Sa.Ma. che, in quanto sponsor ufficiale dell’evento, preventivamente aveva provveduto a far installare nella grotta per alleviare le sofferenze del nuovo arrivato. Dei primi anni di vita di Mister Convincilafoca si sa ben poco non esistendo documenti ufficiali dell’epoca, tuttavia grazie ad una serie di studi e di ricerche compiuti dal Professor Uanlò, docente di storia all’Università della Terza Età di Maccia d’Agliastru, siamo riusciti a ricostruire alcuni momenti chiave dell’infanzia del nostro eroe. Si sa ad esempio che il primo problema che si presentò a mamma Maia e papà Roli (questi i nomi dei suoi genitori) fu quello della scelta del nome da dare al bambinello. Fra i due scoppiò un furibondo litigio durato tre settimane, che passarono lanciandosi contro l’un l’altro con inaudita violenza il neonato Mister Magnalapigna, fino a quando mamma Maia non trovò la soluzione illuminante: “Roli”-disse buttando il bambino per terra- “visto che non si riesce a trovare un accordo, si potrebbero unire i nostri nomi, così nessuno dei due sarebbe scontento”. “Unire i nostri nomi?” –rispose papà Roli- “vuoi dire che vorresti chiamarlo RoliMaia? Ma sei matta? Con un nome così lo prenderebbero in giro per l’eternità!”. “No” – ribattè mamma Maia – “lo potremmo chiamare MaiaRoli. Mi sembra più carino e originale, e poi vedrai, con un nome così nessuno lo prenderà in giro, anzi molti saranno addirittura invidiosi!”. “L’idea non sembra malvagia” – acconsentì papà Roli – “forse è proprio il nome giusto per un bimbo così bello. M A I A R O L I. Si, è davvero un gran bel nome: facile da ricordare, impossibile da confondere, faremo crepare d’invidia tutti i nostri amici che, privi di fantasia, hanno chiamato i loro figli Antonio, Giuseppe o Francesco.” Dopo una settimana, gli stessi genitori del povero MaiaRoli scordarono il nome del loro bambino. Dell’età adolescenziale si hanno ugualmente poche informazioni, ma si sa per certo che era solito recarsi in una famosa piazza di Sassari, Piazza Pescheria, dove quotidianamente si teneva un mercatino. Lì, in compagnia di un suo amico fraterno, tale Padre Ruzzu da Li Punti, dopo essersi issati in piedi entrambi sopra le bancarelle dei venditori ambulanti, erano soliti arringare la folla di curiosi che si formava davanti a loro con argomentazioni farneticanti su fuorigioco, diagonali, marcature a zona e pressing, tutti termini all’epoca sconosciuti. I comizi di Mister Annegazarretti e Padre Ruzzu, col passare dei giorni, delle settimane e dei mesi, raccolsero sempre maggiori consensi e sempre più numerose le folle si accalcarono nell’angusta piazzetta del centro storico di Sassari, per ascoltare La Parola di quei due giovani rivoluzionari così pieni di fascino e di mistero.Fino a suscitare l’invidia delle autorità cittadine che, con l’improbabile accusa di spaccio di figurine Panini false, misero sotto processo i due mancati profeti. Benché difesi da una triade composta da Curre Curre, Luna T9 e SS597, noti come i più grandi avvocati del tempo, Mister Miradodirado e Padre Ruzzu vennero condannati ad una singolare punizione: dovettero portare sulle spalle una porta di calcio partendo da Porta Sant’Antonio lungo tutto il Corso Vittorio Emanuele fino a Piazza d’Italia, dove furono legati alle porte stesse e presi a pallonate con delle rudimentali palle fatte di stracci inzuppati nell’olio bollente da una sorta di plotone di esecuzione formato da un esercito di soldati in pantaloncini corti e scarpette con i tacchetti di ferro. Quando l’indomani i fedeli si recarono nella piazza per liberare i due poveretti, trovarono Padre Ruzzu ancora al suo posto, ma la porta di Mister Capellidasfalto misteriosamente vuota: si disse allora che un suo discepolo, noto come Kunta Kinte, venne a prelevarlo nottetempo a bordo di un Mercedes alato. Da allora non si seppe più nulla di Mister Sgambettascoiattoli, fino ai giorni nostri, in cui lo abbiamo visto apparire e scomparire in ogni angolo della terra, in Colombia nelle vesti dell’emigrato Trombalavecchia che scopre il talento di Nomentana alias Higuita, o sottoforma del Generale dell’Arma Smacchialamacchia che intravede nelle poco raccomandabili gesta di Starscky e Acch quelle virtù calcistiche che nessun altro avrebbe notato, per realizzare il suo progetto universale: la creazione di una squadra di calcio perfetta, armoniosa nell’eseguire gli schemi dettati, concreta nel finalizzare la mole di gioco sviluppato, amorevole nei quotidiani momenti di convivialità dei suoi adepti. Le informazioni che abbiamo raccolto su di Lui si fermano qua, e nient’altro è dato sapere della Sua vita terrena, ma la redazione sportiva della Sama Jchnusa non poteva certo esimersi dal tentare di incontrarLo di persona e sapere dalla Sua viva voce altri particolari di rilevanza storica della Sua esistenza. Così, grazie alla decisiva intercessione di Frà Vissani del Supremo Ordine dei Corpulenti, uno dei Suoi discepoli prediletti, siamo riusciti a fissare con Mister Corricorrendo un appuntamento per un’intervista che, vista l’eccezionalità dell’evento, sarà certamente di rilevanza mondiale. Finalmente, dopo un’ora di estenuante attesa, un raggio di sole accecante si fa largo tra le nuvole cupe di questo inverno che stancamente volge al termine, e uno stormo di cornacchie gracchianti annuncia l’arrivo, scortando il Suo Mercedes alato, del Padre del Calcio, Mister Stanafarfalle. Lo guardo dirigersi verso di me e, tremante per l’emozione, mi prostro dinanzi ai suoi piedi. “B-b-buonasera, Santità”- sono le uniche parole che riesco a dire – e Lui, da quel grand’uomo che è, imponendomi le mani sul capo mi tranquillizza dicendomi: “Stai pure comodo ragazzo, oggi sono qua per te, per rispondere alle tue domande, perciò smetti di tremare e procedi pure con l’intervista”. Ancora visibilmente emozionato, trovo la forza di partire con la prima domanda: “Mister, come mai ha scelto proprio la SAMA JCHNUSA per il Suo ritorno sulla terra da allenatore?” M: “Vedi caro Inviato, quando creai il calcio, tanti anni fa, pensai a qualcosa di perfetto, di inimitabile, ma nonostante siano state fondate squadre come il Milan, la Juventus o il Real Madrid, nessuna di queste compagini è mai riuscita ad avvicinarsi alla mia idea di perfezione. Perciò, stanco di rimanere deluso da queste squadre o dai vari Pelè, Maradona o Zola, ho deciso di fare da me e di scendere in campo in prima persona per insegnare ciò che IO stesso ho creato. Ho quindi raccattato in giro per il mondo tutta una serie di disperati che mai nessun altro avrebbe avuto il coraggio di far entrare in un campo di calcio per dimostrare che non sono i giocatori a fare una squadra, ma il suo allenatore.” I: “Sappiamo che Lei ha persino creato personalmente alcuni giocatori della SAMA JCHNUSA”. M: “Si, è vero. Ad esempio, quando dal fango diedi vita al calcio, mi accorsi che era avanzato ancora un poco di quella poltiglia maleodorante. Stavo per buttarla via quando, sfidando me stesso, ci sputai sopra e mi dissi: “vediamo cosa può venir fuori da questo miscuglio”. Rimasi fortemente stupito nel vedere materializzarsi la figura di Uanlò, e subito capii di aver fatto nascere dal nulla un grande calciatore e un inarrivabile direttore sportivo. Devo proprio ammettere che è stata una delle mie più grandi soddisfazioni.” I: “C’è qualche altra creatura di cui Lei è particolarmente soddisfatto?” M: “Beh, diciamo che ce n’è una di cui sono fiero a metà.” I: “Fiero a metà? Per favore Santità, si spieghi meglio!” M: “Si, perché in realtà si tratta di un qualcosa nato da un mio piccolo errore. Capitò un giorno che durante una partita di campionato, Frà Vissani il Corpulento finì a terra per il solito fantomatico dolore alla caviglia. Visto che nessuno riusciva a farlo rialzare, Io stesso mi allontanai dalla panchina ed entrai personalmente in campo. Giunto vicino a lui, mi chinai, lo guardai intensamente negli occhi per una mezz’oretta e, mentre gli altri intorno a noi continuavano a giocare colpendoci di tanto in tanto con delle dolorose pallonate, imponendogli le mie mani sudate sul capo, non so perché, gli dissi: “VISSANI, ALZATI E CUCINA!!”. Fu così che Frà Vissani il Corpulento smise di essere un giocatore di calcio, ma diventò un eccellente cuoco.” I: “Sappiamo però che i rapporti con i Suoi giocatori non sono sempre idilliaci. Ad esempio sono famosi i Suoi litigi con Uanlò, e addirittura un giorno ha litigato con Maestro, uno che è sempre attento e lucido nei suoi comportamenti.” M: “Il mio rapporto con Uanlò, essendo egli una mia creatura, è lo stesso che può esserci tra padre e figlio. Anzi, diciamo pure che Io e lui siamo Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Sardo. Per quanto riguarda Maestro, è lucido, dici tu. Ma lucido dove? In cabbu, forse. E’ cabbi-lucidu. AH AH AH AH …..” (Ride sonoramente e di gusto). Nel frattempo, il cielo sopra di noi si apre di nuovo, e un raggio di sole accecante fa da apripista alla scorta di cornacchie gracchianti che accompagnano Mister Codaspettinata nei Suoi spostamenti. In mezzo allo stormo dei fastidiosi volatili vedo avvicinarsi il solito Mercedes alato, guidato da un corvo in alta uniforme, che lentamente discende nel piazzale di Canighello. Capisco che il tempo a nostra disposizione per l’intervista è terminato, il corteo di uccellacci è venuto a prelevare Mister Leccaleciglia. Faccio appena in tempo a formulare l’ultima domanda, prima che voli via: “Mister, per me è stato un grande onore averla incontrata, ma finalmente anche Lei ha potuto parlare di persona con l’Inviato. E’ rimasto sorpreso nell’averne scoperto l’identità?”. M: “Sai ragazzo, non credevo che questa figura esistesse realmente, pensavo fosse solo il frutto della fantasia burlona di quel pazzo di Higuita, e poi in effetti non pensavo che potessi essere tu l’Inviato, ti facevo più stupido. Comunque finora hai reso un buon servizio alla SAMA JCHNUSA, ma ora bada bene a ciò che scrivi su di Me: potresti fare parecchia panchina!! Prendi questo amuleto, ti proteggerà nel tuo cammino quotidiano” – mi dice lanciandomi un pacco di Vigorsol benedette, le stesse che mastica durante le partite di campionato. “Grazie Santità, e sia sempre fatta la Sua volontà” – rispondo genuflettendomi di fronte a Lui che intanto sale sul Mercedes alato e, fatto un cenno al corvo in alta uniforme, parte via sgommando aldilà delle nuvole. Insieme a Lui va via anche il raggio di sole accecante, e rimangono solo quelle scure nubi di fine inverno a farmi un po’ di compagnia, insieme ad una leggera pioggerellina che lentamente inizia a cadere. Rimango lì a bagnarmi ancora un po’, guardando fisso quella porzione di cielo che ha appena inghiottito Mister Sparecchialorecchio con la Sua immancabile scorta di cornacchie; poi, soddisfatto, lentamente mi incammino lungo il viale alberato che conduce all’esterno della struttura sportiva di Canighello. Vado a consegnare al mio direttore quello che di sicuro sarà lo scoop del secolo.
E anche questa è fatta!!!

giovedì 20 marzo 2008

OVAZIONE PER L'AVVOCATO PORCU

E' senza dubbio la settimana dei comunicati. Dopo il doveroso messaggio di scuse ai cugini della FreeTime, dopo i festeggiamenti per il compleanno del leggendario capitano NonnuELogu, un altro lieto evento porta positività all'interno della società di Maccia d'Agliastru: il grande CurreCurre, da lunedì scorso, è diventato Avvocato, superando brillantemente la sessione orale dell'esame di stato. Un esame atteso da ben 20/22 anni, visti i molteplici rinvii, durante i quali il superbo difensore rossoblù ha dovuto sovente trascurare la squadra per dedicarsi ai libri. Anni ed anni ricurvo sui tomi tanto da procurargli una grave miopia ed anche un accenno di gobba: ma alla fine il premio è arrivato. Gli amici della Sa.Ma. Archifin Cosmos sono felici di riabbracciarlo e riaverlo a tempo pieno, particolarmente per le serate del mercoledì dove, da ora in poi, finalmente si ripeteranno le discussioni maratona dai temi più disparati, destinate a concludersi all'alba, naturalmente accompagnate da un gradevole vinello. Auguri, Cristian.

Il CurreCurre neo Avvocato

mercoledì 19 marzo 2008

COMUNICATO PRO AS FREE TIME

La società Sa.Ma Archifin Cosmos, dalla dirigenza ai giocatori, approfitta della visibilità offerta dalla propria pagina web http://samajchnusa.blogspot.com per porgere le più sentite scuse alla società As Free Time, partecipante allo stesso campionato Uisp e contro la quale è stato da noi inoltrato ricorso per dei sospetti sulla posizione di un loro tesserato, nella fattispecie il sig. Salis Cosimo, nella gara disputata sabato 8 Marzo 2008, presso il campo comunale di Caniga (SS).
Si precisa che le motivazioni che hanno indotto la Sa.Ma Archifin Cosmos alla presentazione del ricorso non hanno in alcun modo a che vedere con presunti tentativi di millantare l'onorabilità della Vostra illustre società contro la quale, ormai da tempo, ci si affronta in sportivissime e spettacolari partite nonchè sani momenti di sport ed aggregazione: è solo stato un accertamento riguardo la posizione di un Vs tesserato, del quale ci era stata segnalata una presunta irregolarità, tra l'altro inizialmente appoggiata dalla Uisp stessa.
Nessuno della nostra società, tanto meno il sottoscritto "Higuita" nella persona di Ivan Pischedda, ha voluto usare parole o mezzi per gettare discredito su Voi tutti: ribadiamo che il nostro blog ha il solo scopo ludico di creare allegria all'interno del gruppo di atleti e dirigenti con il semplice uso dell'ironia, come potete facilmente evincere dalla cronostoria del blog stesso.
Concludiamo con il monito alle altre società del campionato Uisp, che avessero modo di aggiornarsi leggendo le presenti pagine web, che ogni tentativo di ricorso ai danni della sopraccitata As Free Time non porterà ad alcun sperato esito positivo in quanto, per una clausola inserita nel regolamento agli inizi dell'attuale stagione calcistica, ogni società può tesserare giocatori che partecipino sia al campionato Uisp che Figc purchè abbiano età superiore ai quaranta anni compiuti. Clausola che, ovviamente nonchè colpevolmente, ignoravamo.
Vogliate accettare le nostre ufficiali scuse (per quanto possa donare ufficialità la nostra pagina web), restituendoVi la dovuta onorabilità.

In Fede

BUON COMPLEANNO CAPITANO

La società SAMA ARCHIFIN COSMOS con la dirigenza, i tecnici, i giocatori ed i tifosi tutti, unitamente alla redazione della voce ufficiale della squadra, il sito samajchnusa.blogspot.com, sono felici di augurare un buon compleanno e cento di questi giorni (e, magari, anche di goal) al mitico capitano NonnuELogu. Ecco il testo redatto dal sodalizio rossoblù: "Da anni ci allieti i week end con le tue scorribande sui campi da gioco. Continua ancora, oh nostro Capitano, continua con le tue finte e le tue piroette e portaci in alto, perchè solo Tu, vera guida in campo come nella vita, puoi farlo. Ancora non ci sembra vero che compirai 50 anni. Auguri".

Il Capitano ripreso dopo l'investimento commesso qualche settimana fa ai danni di una studentessa arzanese e la torta donatagli dalla società rossoblù.





lunedì 17 marzo 2008

CERCASI SAMA DISPERATAMENTE: SCONFITTA PER 3-2

Ennesima sconfitta ed ennesimo tonfo casalingo della SAMA JCHNUSA. Sabato a violare Caniga è stato l'FC SanGiovanni con un 2-3 che non rende giustizia ai simpatici cugini biancoblu. Ormai la SAMA JCHNUSA risulta profondamente smarrita alla ricerca del proprio ego calcistico, senza gioco nè stimoli, almeno in apparenza. Come una barca alla deriva, i rossoblù arrivavano alla spicciolata al campo di gioco, riconosciuti perfettamente dagli avversari, grandi seguaci ed appassionati collezionisti di figurine dei campioni di casa. Già negli spogliatoi si avvisava il clima lugubre con cui gli atleti avrebbero affrontato la partita. Il Mister Meridiani così presentava la gara:"Oggi giocheremo contro una squadra che sa tutto di noi, questo a causa dell'ostentata trasparenza della redazione sui fatti che ci riguardano. Ma noi abbiamo un vantaggio: le maglie con il nome. Scambiamocele e non capiranno nulla di noi. Anzi, iniziamo con StanLaurel che da la propria maglia ad Higuita, che si accomoderà in panchina con il sottoscritto". Le telecamere riprendevano in seguito proprio Higuita, al calcio d'inizio vicino alla panchina, mentre ignorava la stretta di mano del proprio mister pronunciando frasi in madrelingua sassarese per poi esclamare verso gli altri panchinari "Speriamo se ne vada via, questo figlio d...all'incerto nome". I campioni di casa si schieravano con StanLaurel fra i pali, Vissani, Maestro e RobertRed sulla linea difensiva; centrocampo con Arrogudottu, PierSilvio, NonnuELogu e Geometraaa; Compà trequartista con Acch e Frisciò di punta. Per contro, il Mister Iperteso contrapponeva la pertica di Sennori fra i pali, coppia centrale sempre pescata in anglona, con ai lati Babù ed il rapido Bradipo; centrocampo a quattro con il masochista FruitJoy a sinistra con licenza di umiliare gli anziani dirimpettai, l'ottimo Migheli a destra e il roccioso duo Vargiu-Pinna in mezzo; in avanti, l'appesantito DeKlerk con l'Andrea di supporto. Lo scambio d'identità pesava più ai locali che agli scaltri e rapidi ospiti. Durante le folate offensive avversarie, la retroguardia rossoblù spesso entrava in confusione non sapendo come richiamare i propri compagni. Se con il nome sulla maglia, allora si sentivano risposte come:"Ma io non sono Geometraaa:ho solo la maglia. Io sono PierSilvio" oppure "Ma sei ciammendi a mè? No lu vedi chi v'aggiu ischrittu Maestro ni l'ippaddi? Indì lu vedi Arrogudottu?". Tutto ciò dava agli ospiti la possibilità di sfruttare ampi spazi e portarsi sullo 0-1 con un'insistita azione sulla sinistra da parte del funambolico FruitJoy, abile nel saltare tre avversari e confezionare un assist da manuale del calcio: dal fondo, palla all'indietro con difesa controtempo e facile goal per il letale Deklerk. Lo svantaggio animava seppur di poco i rossoblù che avanzavano il baricentro dell'azione. In una proiezione offensiva, il neo entrato Uanlò si faceva riconoscere da un avversario poco prima di battere un calcio di punizione:"Ma tu non sei quello che doveva ritirarsi dal calcio ed andare da Maria DeFilippi?" In preda a crisi di disperazione, il sostituto di Vissani si abbandonava ad una crisi di pianto che suscitava la commozione del Mister Kazakhistan, lesto ad entrare in campo per il pronto conforto. Ma gli avversari non stavano nella pelle, pronunciando ad alta voce le vere identità dei campioni locali, fino a quando, uno di loro, fermava l'accorrente Mister Provenzano urlandogli:"Nooooo!! Ma...ma ...ma tu sei il famoso Mister Sparpagliacci!!!" E lì accadeva l'inimmaginabile: il Mister Boccasana, stravolto dall'ansia per le condizioni di Uanlò, esplodeva in un violento quanto insospettabile sfogo:"ORA BASTA! Sia chiaro per tutti che io mi chiamo MAIAROLI! Capito? MAIAROLI!! Vi entri bene in zucca!" Lo sconcerto s'impossesava dei presenti, privati di quella che per tutti era la verità. Lo stesso Uanlò riapriva gli occhi quasi miracolato, incredulo su ciò che i suoi già da tempo andati timpani avevano appena sentito. L'intervallo arrivava giusto in tempo per calmare gli animi sconvolti dei presenti all'evento. Riuniti nella sacralità dello spogliatoio, i giocatori della SAMA JCHNUSA trascorrevano 15 minuti di religioso silenzio. Richiamati in campo, Arrogudottu si faceva timidamente avanti e chiedeva:"Scusi, Lei: ma ... ma ora come la dovremo chiamare?" Rispondeva un uomo affranto:"Ma che ne so: manco a me riesce di chiamarmi. Aiutatemi". Il secondo tempo assomigliava ad un funerale: i rossoblù, attoniti da tali eventi, l'FC SanGiovanni che onorava lo sport comunque giocando una buona partita e portandosi sul 3-0, con i goal dell'indemoniato FruitJoy e dell'onnipresente Pinna. A pochi minuti dalla fine, accadeva però qualcosa di ulteriormente inaspettato. Higuita veniva gettato sorprendentemente nella mischia al posto di uno stremato Geometraaa e, al suo ingresso, urlava: "So io come chiamare il Mister: l'Innominato!". Scene di giubilo e follia davano il via alla voglia di riscossa dei padroni di casa che con Compà riuscivano a realizzare un'incredibile uno-due e, nel recupero, colpire un clamoroso palo con PierGiorgio. Il match finiva con la giusta vittoria degli ospiti ma restituiva un nome al tanto discusso Mister Mastrogiacomo.
Nella sede di Maccia d'Agliastru, le due squadre si ritrovavano subito dopo per un graditissimo terzo tempo, vissuto fra birra, patatine e allegre chiacchere: una partita di calcio può esser dura e sentita quanto si voglia, ma alla fine tutto deve rimanere limitato al campo di gioco; fuori si è uomini ed anche amici. E le squadre della SAMAJCHNUSA e dell'FC SANGIOVANNI, sabato, lo hanno ampiamente dimostrato.
Le Pagelle.
StanLaurel: voto 6. La sua sacca è preparata personalmente da Bruno Fadda visto che ogni volta non sa che tipo di attrezzatura portarsi. Ma la sorpresa iniziale non altera l'impegno, sempre massimo. Incolpevole sui goal e sfortunato sul rigore solo sfiorato. Factotum.
Vissani: voto s.v. Messo fuori causa dall'ennesimo misterioso infortunio dopo appena venti minuti di gioco. Ma ciò non preoccupa, in quanto deve avere contatti con qualche santone che riesce di volta in volta a rimetterlo in sesto nell'arco di soli sette giorni. Malato Immaginario.
Maestro: voto 5. Lui, cresciuto con i dogmi della disciplina ferrea in classe, mal sopporta la vivacità non controllata dei fanciulli avversari e cerca immediatamente di sopprimerla con metodi altrettanto arcaici tipo vergate o pedate. Severo.
RobertRed: voto 6. Arrivato a salvare il barcone rossoblù alla deriva, si scopre che non sa nuotare ne ama il mare. Causa il rigore per un anticipo "leggermente" ritardato, si salva volando a colpire di testa gli innumerevoli rilanci ospiti. Pennellone.
Arrogudottu: voto 4,5. Incredibile l'involuzione nel gioco del nostro TGV della fascia sinistra: o l'inverno lo destabilizza al punto di esser pronto per il torneo Anta oppure a Sassari è tornata la sordomuta. Spompato.
PierSilvio lo Spietato: voto 5. Anche la sorpresa di quest'anno si concede un periodo di riflessione: da un paio di partite non riesce a ripetere le splendide prestazioni che l'hanno reso pedina fondamentale. Saranno i 234 ruoli cambiati? Fiacco.
NonnuELogu: voto 6. Inizialmente contrariato nel vedere il proprio ruolo occupato dal pachidermico Compà, cerca nuove zone ove esprimere il proprio estro. Ma, a parte l'impegno da sempre profuso in gran quantità, non si vedono ne estri ne inistri. Sconclusionato.
Geometraaa: voto 5. Povera la nostra lepre: nel periodo in cui la sua condizione attraversa il momento più nero degli ultimi anni, si ritrova davanti una vera lepre che lo innervosisce al punto che chiede al proprio cognato Starscky di fornirgli una carabina. Irretito.
Compà: voto 6,5. Che si può dire ad uno che gioca tre quarti di gara facendo il trequartista in maniera molto approssimativa e poi, spostatosi nel suo vecchio ruolo, segna i due goal dell'insperata rimonta? Torna a casa. Lassie.
Acch: voto 5. Se riempisse le reti avversarie di tanti goal come riempie le mail altrui di cialtronate e spam vario, sarebbe in testa alla classifica dei marcatori senza rivali. Invece, passa tutto il tempo a chiedere al dirimpettaio se ha visto quante belle donne ci siano in Svezia. Assente.
Frisciò: voto 5. Forse temuto dagli scaltri ed informati avversari, è ben marcato e quasi mai si libera alla sua maniera. Ma è anche penalizzato dal modulo con due attaccanti che lo rendono prevedibile ed innocuo. Il Mister Scendiletto dovrà tenerne conto per le prossime partite. Emarginato.
Uanlò: voto 5,5. Opta per il silenzio stampa dopo la comunicazione dell'undici titolare. In panchina, fuma come un turco per poi pentirsi all'infortunio di Vissani, dato che è immediatamente spedito in campo con i polmoni pieni di nicotina e, da lontano, sembra somigliare ad una ciminiera di Fiumesanto in corsa. Nebuloso.
PierGiorgio: voto 6,5. Nel secondo tempo, entra con il piglio giusto per dimostrare al mister quanto invece tenga alla squadra. Da il là alla riscossa assomigliando a Speedy Gonzales ma spedendo purtroppo
sul palo il goal del 3-3. La doccia lo riporta al suo natural essere: SpeedyPizza.
Figlioccio di Vissani: voto 8. La perla che ha regalato volendo battere il fallo laterale avversario con la scusa che mai avrebbero restituito la palla entra di diritto nella Hall of Fame delle Cretinate Uisp. In verità, la foga che mette in campo spesso e sovente lo acceca. Furente.
Higuita: voto 9. Si, vabbè, già vi sento:"Ecco, lui non si da mai voti bassi" ... ma che volete che vi dica? Fin quando son stato in panchina, avete fatto schifo: al mio ingresso, abbiamo solo attaccato, fatto due goal, colpito un palo, ed in soli dieci minuti. Non pensiate male, per carità, non vorrei passar per uno che si vanti a destra e manca: ma io, e lo dico con immensa modestia, penso di esser indispensabile. Sincero.
Mister Scannagatta: voto 5. Dalle polveri agli altari: il gesto del primo tempo ha colto tutti di sorpresa ma, da gran signore qual'è, chiede scusa immediatamente dopo. E per suggellare l'amicizia con i simpatici avversari, propone al posto dello scambio delle maglie, quello dei nomi. Ma l'alter ego, il mister Iperteso, dichiara:"In effetti, non ti starebbe male, ma vuoi mettere insegnare a questi giovani questo strano nome .... Maraglio'... Maliaro'... Lammario' .... Marmalio' ... azz, me lo scriveresti, per cortesia?". Indecifrabile.
FC SAN GIOVANNI:
Portiere di Sennori: voto 6,5. Da idea di sicurezza, almeno ai rossoblù. I compagni lo guardano con sospetto. Sorvegliato.
Babù: voto 6,5. Emozionato o minacciato dalla presenza di Compà? Rispettoso.
Basso Castellanese: voto 7. La sua deviazione sul palo nell'ultima occasione da rete della SAMA gli regala gloria inaspettata. Eroe
Alto Castellanese: voto 7. Ottimo in marcatura, un pò meno nei rapporti con la giacchetta nera. Linguacciuto.
Bradipo: voto 7. Se è bradipo lui, cosa saranno gli avversari. Flash.
Migheli: voto 7. Annienta Arrogudottu Golia, facile di questi tempi, ma pur sempre un'impresa. Davide.
Pinna: voto 7. Anima della squadra, mai domo. Highlander.
Vargiu: voto 7. Nel muro di centrocampo c'è anche lui. Pilastro.
Fruitjoy: voto 7,5. Devastante, in quattro mesi ha imparato anche a schivare le falciate. Slalomista.
DeKlerk: voto 6,5. Finalmente in goal contro i rossoblù, ma senza Higuita in porta. Rimandato.
Andrea: voto 6,5. Determinante nel portare fuori i mastini avversari. Accalappiacani.
Q&Q: voto 6. Nel finale, cerca la gloria andando a marcare Higuita. Come sparare sulla Croce Rossa. Defilato
Wally: voto 6. Con i calzettoni così bassi e le gambe ad Arc De Triomphe assomiglia ad un grande ex juventino. Furino.
Altri: voto 6. La festa è tutta per loro. Presenti.
Mister Iperteso: voto 7. Ci tiene alla sua identità e non la scambia con nessuno. Il vero vincitore è lui. Tattico.