venerdì 3 ottobre 2008

AMICI DELL'UOMO: IL PINCHER

Oggi apriamo una piccola rubrica dedicata al migliore amico dell'uomo: il cane. Apparentemente argomento poco coerente con il tema calcistico sportivo al quale è ispirato il blog, noi della redazione del blog SAMA A.C. vorremo invece regalare le luci della ribalta a questo essere che, nonostante sia in mezzo a noi da sempre e ci manifesti il proprio affetto in tantissime maniere, spesso è ingiustamente trascurato o, peggio ancora, si ignorano le incredibili qualità. Vogliamo parlarVi di una particolare razza canina, molto apprezzata in squadra grazie ai racconti del cinofilo Arrogudottu.
Il Pincher (o Zwergpinscher: non è un parente del Mister) è un cane piccolo, compatto, muscoloso, dal pelo liscio e lucente, con delle proporzioni quadrate e con una linea ben-cesellata. La schiena è dritta o inclinata leggermente verso la parte posteriore. Le zampe sono piccole e minute, da gatto. Il muso è robusto e ben proporzionato al resto del corpo. Il mantello del Pincher ha un pelo corto ed è facile da tenere e solitamente è di colore rosso ma si può trovare anche nella tonalità del nero con focature rossiccie o cioccolato. Questo cane mentre cammina alza particolarmente le zampe da terra.
Lo scopo in origine del Pincher era quello di cacciare i topi nelle stalle dove normalmente vivevano, tenendo così a freno un’eccessiva e rapida riproduzione. Oggi la vivacità e la personalità raggiante del Pincher, lo rendono un compagno affascinante. Alcuni pregi del Pincher sono l’obbedienza, una spiccata attitudine alla guardia e l’agilità. Con le nuove tecniche di cura rivolte a pazienti particolari, la medicina ha scoperto una particolare predilezione del Pincher verso i sordomuti, in particolar modo appartenenti al sesso femminile. Essi, infatti, riescono talvolta a far da tramite fra il proprio padrone logoleso ed il suo interlocutore, manifestando simpatia, obbedienza, rancore, servilità a seconda dei casi. Altresì, il suo spiccato acume nel comprendere le situazioni gli permettono di allertare il proprio padrone su pericoli imminenti. Il Pincher, ad esempio, mal tollera le persone con la carnagione scura (essendo di origine germanica), per cui la sua normale reazione nervosa e stizzita accompagnata dal classico abbaiare minaccioso non deve esser accompagnata da gesti di violenza ed autodifesa. Inoltre, l'affetto del Pincher verso la propria padrona, benchè sordomuta, è cosa immensa: raramente si distacca da lei, anche nei momenti dedicati alla toilette o, per di più, durante l'intimità col partner (muto o parlante che sia). In tali casi, se la presenza del simpatico amico a quattro zampe dovesse creare imbarazzo, non è cosa malvagia insistere sul suo allontanamento sferrando qualche calcio significativo per aria; laddove manifestasse ulteriore reticenza, insistere con qualche colpetto da tergo, in modo che le sopraccitate zampette possano sollevarsi da terra nella propria totalità.
Vivere a stretto contatto con l'uomo non significa che il cane si adegui a tutto ciò che circonda il padrone: è manifesta l'intolleranza del Pincher ai telefonini, in particolar modo agli sms. Durante l'uso necessito della propria padrona con interlocutori lontani e/o vicini, il nostro cucciolo ha spesso manifestato rabbia ed aggressività, probabilmente disturbato dal campo elettromagnetico: senza infliggere severe pene, è consigliabile portare lo stesso al riparo sotto un letto e, di tanto in tanto, lanciargli per gioco qualche scarpino in modo da distrarlo ed addestrarlo ad esser un buon bersaglio.

lunedì 29 settembre 2008

INIZIO DELLA STAGIONE VENATORIA: IMPALLINATA LA FREETIME

Sabato d'eccezione in casa SAMA A.C.: visto il concomitante inizio della stagione venatoria, il Mister Sparalesto ha deciso all'ultimo momento di organizzare un diversivo per i propri ragazzi, in modo da distoglierli ed alleviarli dalle fatiche della durissima preparazione. Così, dotando ognuno di loro di mimetica e fucili, ha dato avvio ad una interessante ed agguerritissima battuta di caccia, chiamando a far da bersaglio gli atavici nemici della FreeTime. Con appuntamento in quel di VillaGorizia (scartato a priori il SanCamillo, perchè ancora non autorizzata la caccia nelle paludi), il mister disponeva i propri appostamenti sul campo, dando indicazioni su come intendersi nell'avvicinarsi alla preda e su come tendere le trappole per la successiva cattura. E la squadra ha risposto con entusiasmo a questa iniziativa, attendendo gli ignari bipedi con sagace pazienza e dando libero sfogo alla propria indole da spietati predatori. StanLaurel ha svolto il difficilissimo ruolo del palo, travestito da spaventapasseri, con il compito di avvisare i compagni tramite sms ad ogni avvistamento. SS597 dirigeva nella strada di maggior percorrenza di prede il proprio reparto, composto da Maestro, collezionista di scalpi, e da Marco Faghetottu, con Starscky a verificare la regolarità delle azioni. In mezzo al campo di caccia, gli addetti alle trappole, Geometraaa, Vissani, NonnuELogu ed il Genio Turritano pronti ad innescare Acch e Frisciò con le loro doppiette. E così aveva avvio una vera e propria carneficina: spari, botti, cartucce, rosate, pallini, con la selvaggina che cadeva inerme o cercava vie di fuga inesistenti. Solo la pausa portava un pò di calma nel campo di caccia e serviva al Mister Ammazzalorso per sostituire qualche elemento, inserendo i più avvezzi alla pesca Compà, Arrogudottu e PierSilvio, Uanlò nei panni di segugio, il Boscìmano Ruzzettu e Lechkov Ledda. Perchè nella seconda parte, la FreeTime trovava la sua completa disfatta, privata di elementi fondamentali e martoriata dagli aguzzini rossoblù. Assegnando un punto ogni dieci rosate andate a segno, lo score finale riportava un significativo 9-0, che serviva perlopiù a tenere alto l'umore degli atleti della SAMA A.C. ed ancora una volta promuovere i metodi innovativi del Mister Scovalatana.
Prossimo appuntamento mercoledì al Santiago Maiaroli di Caniga con l'allenamento a porte chiuse.
Un atleta della FreeTime dopo l'incontro di sabato pomeriggio