mercoledì 24 dicembre 2008

10° Giornata: Risultati

Risultati:
Amatori Nettuno - Deportivo Turritano 1-1
Caracas Cafè SS - Amici Codrongianos 5-2
Edicola Santa Maria SS - SAMA A.C. SS 2-1
FC San Giovanni - CK Bar Sassari 1-5
Frassati Ozieri - Atletico Sennori 2-3
Selecao P.Torres - Planet Soccer SS 2-2
Riposa: Ale Castiglia Porto Torres

Classifica:
  1. Edicola SantaMaria SS 25
  2. Deportivo Turritano 21
  3. Ale Castiglia P.Torres 16
  4. Planet Soccer Sassari 16
  5. Selecao Porto Torres 15
  6. SAMA A.C. Sassari 15
  7. Amatori Nettuno 11
  8. CK Bar Sassari 11
  9. Atletico Sennori 11
  10. FC San Giovanni 7
  11. Amici Codrongianos 6
  12. Caracas Cafè SS 6
  13. Frassati Ozieri 5

Prossimo Turno (27/12/2008)
  • Ale Castiglia - Caracas Cafè SS
  • Atletico Sennori - Amici Codrongianos
  • CK Bar Sassari - Frassati Ozieri
  • Deportivo Turritano - Edicola S.Maria SS (rinv)
  • FC San Giovanni - Amatori Nettuno (rinv)
  • SAMA A.C. SS - Selecao P.Torres (rinviata al 24/01/09)
  • Riposa: Planet Soccer Sassari

martedì 23 dicembre 2008

FALLITO ASSALTO ALL'EDICOLA

Una banda di criminali è stata arrestata a Sassari poco prima di Natale, sventando così un colpo ben organizzato ai danni di una famosa Edicola cittadina. Pare che alla base di tutto ci fosse un pool di dirigenti e allenatori impegnati in una seguitissima lega calcio amatoriale della provincia, tutti uniti nell'intento di infliggere un duro colpo all'attività sopraccitata ed ubicata in zona Santa Maria. Ma andiamo con ordine.
Già da tempo gli inquirenti avevano sospettato una trama ordita nei confronti della povera Edicola, analizzando gli sviluppi dell'attuale campionato Uisp e sondando attentamente commenti ed umori sui media e blogs locali. Il quadro era ben chiaro: l'Edicola stava iniziando a dare fastidio, calpestando i piedi senza alcun timore reverenziale a chi nell'Uisp ci stava già da anni oppure a chi da anni lo dominava incontrastatamente. Da qui, l'unione segreta dei massimi rappresentanti di tutte le squadre, con un solo scopo: abbattere l'Edicola Santa Maria. E dalla ratificazione dell'accordo all'esecuzione del piano passavano solo pochi giorni. Gli esecutori dell'assalto sarebbero dovuti essere i giocatori della SAMA A.C., impegnati sabato 20 dicembre nel campo casalingo delle predestinate vittime. Il colpo non doveva lasciar traccia alcuna agli inquirenti ma dare un chiaro avvertimento ai giovani avversari: il vaso era colmo, traboccare avrebbe significato guerra su tutti i fronti. E così, tutto filava liscio, con le due squadre pronte all'ingresso in campo, in maglia bianca la SAMA A.C., con la rossoblù i baluardi dell'Edicola. Il Mister Scopigno, soprannominato per l'occasione Herbert Norman Schwarzkopf (in onore del generale comandante la famigerata operazione Desert Storm), schierava Pizzaballa come palo, Briegel, Montero, Vampeta e Bettarini a protezione da tergo con missili obici; Pecci, De La Peña, Calloni, Caniggia e Pandev nel fronte centrale dei fucilieri, con Chinaglia in avanti munito di lanciafiamme e detonatori. Al fischio d'inizio, cominciavano le rappresaglie abbastanza cruente: l'Edicola, inizialmente sorpresa dall'agguato teso, scatenava una controffensiva dura fondata sull'abilità dei propri Vietcong nel muoversi rapidamente ed a proprio piacimento sul terreno di casa. E, nonostante il lancio di missili Scud dalle retrovie, peraltro ben parati dai Patriot locali, creavano guerriglie sanguinolente proprio nell'area campo base degli invasori. Il loro temutissimo capo Ninaldeddu s'incuneava parecchie volte nelle linee difensive ospiti, creando panico e facendo più volte saltare i piani di difesa ben studiati dall'arcigno Schwarzkopf, salvato in un'occasione dal sacrificio eroico di Pizzaballa, immolatosi in tuffo disperato per allontanare la granata lanciata dallo stesso nemico. Ma i fucilieri, ben nascosti nel centro del campo di battaglia, comparivano all'improvviso nelle retroguardie dell'Edicola, per a loro volta seminare panico, soprattutto con Calloni (fucile inceppato al momento dello sparo) e con Pandev, fermato dall'Onu (vestito di nero e con un fischietto) per evitare danni a civili. Lo scontro trovava una sua tregua in cui le parti approfittavano ad effettuare degli accorgimenti agli schieramenti. Nei campi base della SAMA A.C. arrivavano messaggi di richiesta informazioni, suggerimenti tattici e solidarietà di coloro che dall'alto avevano pianificato l'assalto. Schwarzkopf toglieva subito i feriti Bettarini (colpito alla testa, con perdita d'orientamento) e Pecci (aggredito e disinnescato dalle scaltre vedette nemiche), per schierare il tattico Prohaska ed il kamikaze Stielike. Queste mosse sembravano aver riportato equilibrio fra la retroguardia ospite, pronta ad assestarsi per il meglio ed infliggere i pianificati attacchi all'obbiettivo. Ma proprio mentre l'assalto sembrava volgere verso il capitombolo dei locali, ecco che lo spietato Ninaldeddu, con un'incursione solitaria sulla sinistra del campo base della SAMA, s'incuneava fra le guardie Prohaska e Montero eludendo con incredibile arguzia la loro stretta sorveglianza e da posizione molto defilata, lasciava partire un missile terra-aria che scavalcava la sorveglianza di Pizzaballa per colpire l'angolo opposto: un'esecuzione molto simile a quella con cui il famigerato colonnello Van Basten scardinò la strenua difesa russa nel 1988.
Tale affronto suscitava la reazione furibonda degli assalitori: missili dalle retrovie, fucilieri pronti con trappole e mine a centrocampo, incursori pronti al corpo a corpo, fino a quando, in un ennesimo attacco dall'angolo, De La Peña sbucava furtivamente al di là della linea difensiva locale per assestare un duro cappaò all'Edicola. Ma al posto di continuare con la devastazione ed atti di scaccallaggio, l'armata della SAMA si ritirava in zona tranquilla, aspettando un'eventuale rappresaglia dei locali, i quali, turbati dalla violata sicurezza, approfittavano per riordinare le difese ed ritrovare forza e determinazione. Ma la battaglia sembrava aver perso la vivacità iniziale: gli assalitori, fiaccati dal terreno non loro e dall'impossibilità di muoversi in ben più conosciuti spazi larghi, restavano accampati nella loro parte, mentre i locali avanzavano di tanto in tanto in ricognizione per verificare intenzioni e strategie del nemico. Fino a quando, mentre tutti ormai aspettavano l'armistizio, uno Scud lanciato dal centro del campo di battaglia e favorito dalla copertura del sole al tramonto eludeva il controllo del radarista Pizzaballa e colpiva mortalmente la base strategica della SAMA. Era il segnale della fine, con scene di panico e disperazione nei volti degli invasori, ormai scoperti e preda delle retate della polizia locale, con urla di gioia e scene di giubilo da parte dell'Edicola Santa Maria, sempre più in grado di poter esercitare egemonia in questo campionato della lega Uisp.
Schieramenti:
Edicola Santa Maria: Cherchi 6,5; Sechi A. 6,5, Santona 6, Angioni G. 6,5, Palmas 6,5; Sechi S. 5, Angioni A. 7, Bottegoni 6, Nieddu 6,5; Boi 6,5, Ninaldeddu 8. All.: Poddighe 7.
SAMA A.C.:
Pizzaballa: voto 15. Come gli euro necessari per una visita oculistica da Salmoiraghi e Viganò che gli avrebbe potuto precludere una figuraccia sul secondo goal. Accecato.
Briegel: voto 20. Come la media degli anni in meno dei propri avversari, non sempre abili a saltarlo. Vecchia Roccia.
Montero: voto 30. Come i falli generati, a favore e contro, dall'entusiasmante duello contro Ninaldeddu. Sparring Partner.
Vampeta: voto 80. Come i suoi battiti cardiaci ad inizio gara testimonianti la tensione e la voglia di vincere in lui innata. Guerriero.
Bettarini: voto 5. Come gli aerei dell'Airone planati troppo vicino all'aerostazione di Fertilia che ne hanno determinato sintomi di labirintismo. Spaesato.
Pecci: voto 2. Come le sconfitte subite dai rossoblù coincidenti con le sue amnesie in campo. Spento il faro, si balla. Lampione.
De La Peña: voto 10. Per aver segnato il goal del momentaneo pareggio ma ancor più per aver imbrattato il mister Scopigno con un abbraccio fangoso. Temerario.
Calloni: voto 13. Come il minuto del primo tempo in cui avrebbe potuto dare alla gara una svolta diversa, tradito da uno stop difettoso. Penalizzato.
Pandev: voto 3. Come i minuti di urla e proteste contro il direttore di gara per avergli sanzionato un fallo inesistente, solo davanti al portiere. Furibondo.
Caniggia: voto 20. Come gli autografi richiesti a bordo campo dai tanti fan che lo hanno distratto per tutta la gara. Celebrità.
Chinaglia: voto 30. Come gli scud presi di testa e smistati per i compagni incursori. Colpisce una traversa che grida vendetta. Battagliero.
Prohaska: voto 8. Come i centimetri di distanza fra la sua spalla e quella di Montero attraverso la quale è riuscito a sgusciare Ninaldeddu sul primo goal. Incredulo.
Stielike: voto 6. Come i tackle "prenditutto" che ha dispensato nel secondo tempo, unitamente ad urla e proteste contro l'arbitro. Infervorato.
Fanna: voto 2. Come i suoi parenti presenti in tribuna che costituivano il nucleo ultrà della SAMA ammesso alla gara. Osservato Speciale.
Mutu: voto 12. Come i chili in più rispetto al suo già improbabile peso forma dello scorso campionato. Mongolfiera.
Carlo Sassi: voto s.v.. Troppo poco in campo per esprimere un significativo gesto della sua presenza. Fantasmatico.
Texeira e Ardiles: n.g.. Non schierati, ma sempre punti fermi e basilari dell'organico. Applausi.
Mister Scopigno: voto 22. Come le sigarette divorate nel corso della gara, record dell'anno per un non fumatore. Ciminiera

lunedì 22 dicembre 2008

FOTO DEL GIORNO

Gli auguri di natale ricevuti dall'Edicola Santa Maria