venerdì 25 aprile 2008

ATLETICO UTA - SAMA ARCHIFIN COSMOS 2-1

Esordio di fuoco per i rossoblù nelle finali regionali Uisp in corso ad Alghero. Avversario del primo turno è l'Atletico Uta, secondo classificato nello scorso campionato, secondo nel campionato attuale, descritta dai nostri amici dell'OMI Rinascita Sestu come formazione tecnica, abilissima nel manovrare la palla ed impostare il gioco. Facendo tesoro dei consigli pervenuti via web, il Mister Trabalzini schiera inizialmente una formazione prudente ma, in teoria, motivata, mandando in campo la stessa squadra del secondo tempo giocato contro la Planet: Higuita fra i pali, versione AEK, Vissani a dirigere la linea difensiva composta da CurreCurre e Branizi in marcatura con Geometraaa sulla destra; Acch schierato largo a sinistra nel centrocampo amministrato da Uanlò centralmente con NonnuELogu e PierSilvio il Castigatore ai suoi lati e Figlioccio di Vissani largo a destra. Frisciò unico uomo d'attacco. Primi dieci minuti di chiara marca rossoblù, con sapiente gioco costituito da possesso palla e lanci sulle ali, per costanti incursioni in area di rigore, peraltro ben controllate dall'attenta difesa avversaria. Poi, all'improvviso, l'Atletico Uta dimostra tutto il suo valore con azioni d'attacco fulminee, caratterizzate da passaggi solo di prima intenzione con sovrapposizioni e triangolazioni di categoria superiore. Nelle prime due, sbagliano la rete di poco mandando la palla fuori, nella terza (nel giro di un paio di minuti, trovano il goal dell'1-0 con un'abile incursione in area dell'ala destra che trafigge Higuita con un diagonale di prima intenzione all'angolino opposto. Ma le finali hanno tutt'altro sapore rispetto al campionato e la Sa.Ma. è punta nell'orgoglio. Il tempo che passa fra il ricominciare dal centrocampo ed arrivare all'area avversaria è davvero minimo: Figlioccio di Vissani lancia Frisciò sulla fascia destra che, con una finta, sbilancia e si libera dell'avversario, entra in area e mette un pallone basso all'indietro sul quale si avventa Geometraaa con un tiro di collo pieno a colpo sicuro che viene deviato con la mano da un difensore. Rigore sacrosanto e mancata espulsione dell'avversario. Geometraaa non sbaglia. Alla ripresa del gioco, gli utesi premono sull'acceleratore, mettendo in evidenza oltre alla ben più giovane età anche un'organizzazione di gioco incredibile ai livelli di calcio amatoriale: una squadra abile a giocare la palla, a correre sempre e con raziocinio per tutta la durata della gara, capace di non lasciare nulla all'improvvisazione. E furba nello sfruttare gli errori altrui: al 15°, Uanlò perde ingenuamente un pallone al centrocampo, rapido lancio di prima intenzione sul temutissimo Moreno Faedda che apre sul proprio compagno numero 9 (incredibile giocatore) il quale, arrivando sulla palla poco dentro l'area spostato all'altezza del vertice destro, al posto di fermarsi per ragionare, o proseguire verso il fondo, o puntare sul Higuita o crossare verso il centro...insomma, evitando tutte le soluzioni normali per un campionato Uisp, spara un fulmine rasoterra tesissimo in orizzontale proprio per l'accorrente Faedda (come avrà fatto ad accorgersi del suo arrivo da dietro) che, in spaccata e con la punta del piede, infilava Higuita sul primo palo rubadogli letteralmente il tempo. Un abbaglio duro per i rossoblù, che da quel momento, forse impressionati dalla forza dell'avversario, hanno iniziato a ballare, perdendo palloni con facilità e subendo l'iniziativa avversaria che creava altre occasioni da rete ben sventate dallo stesso Higuita. L'intervallo è accolto come una benedizione: tutti consci della forza dei dirimpettai, ma la Sa.Ma. è storicamente restia a soccombere. Cambi necessiti ed azzeccati dal Mister Lazzaroni che fa spazio a Compà, Maestro e Arrogudottu per Branizi, Figlioccio di Vissani e PierSilvio l'Indemoniato e rientro in campo con la gradita sorpresa dell'Amatori Castiglia al completo in tribuna a far il tifo per noi. Rossoblù determinati nel cercare la via del goal, ma con un occhio di riguardo verso i pericolosi contropiede avversari. Dopo dieci minuti, cede la caviglia destra di Vissani al quale, nel primo tempo, si era girata quella sinistra (rimasto stoicamente in campo): il Mister Gervasoni rischia Starscky, al rientro dopo la lunga assenza per pubalgia. La pressione rossoblù porta ad una notevole mole di traversoni e corner, ma Uta non cede. Negli ultimi dieci minuti, Sa.Ma. totalmente avanti e la partita regala emozioni a non finire: Compà spara in porta ma trova la deviazione di un difensore, contropiede avversario e Higuita salva in uscita disperata; NonnuElogu da fuori con la palla che lambisce il palo e contrattacco dell'Atletico con palla sull'incrocio dei pali con pallonetto in diagonale dal dischetto. Mischia furibonda in area con il pallone che danza ad un metro dalla porta per poi esser spedito in angolo ancora dagli utesi e conseguente ripartenza avversaria con ancora Higuita ad immolarsi intercettando di piede il tiro dell'attaccante in solitaria fuga verso la porta. Ancora Uta, grazie ad un grave errore degli stanchi rossoblù a partire verso l'area in solitudine ma ancora Higuita in uscita sulla trequarti a rimpallare in contrasto con l'avversario che, sbilanciato e dalla linea di fondo, cerca il tiro ad effetto per trovare il palo esterno. Ultima azione rossoblù: grande scambio Arrogudottu-NonnuELogu sulla sinistra, il capitano entra in area ed appoggia all'indietro al ben posizionato Compà che, vedendosi due avversari pronti ad impedirgli il tiro appoggia di prima e lateralmente a Frisciò che, un metro dentro l'area ed in posizione centrale, spara una sassata rasoterra sul primo palo. Urlo del goal strozzato in gola per un prodigioso intervento del portiere ospite, capace di arrivare sul pallone allungandosi in tuffo e con la punta delle dita, salvando in angolo. Fine partita e delusione per i rossoblù, stremati dall'impegno e dall'infame campo di Santa Maria La Palma. Comunque, gran bella partita giocata da ambo le parti: l'Altetico Uta si è rivelata una gran squadra, con ottimi elementi di ben altre categorie, sempre corretti in campo. La Sa.Ma. Archifin Cosmos paga ancora una volta l'annata no, mai una volta aiutata dalla fortuna e sempre condannata a perdere per un goal di scarto.

2 commenti:

  1. grazie per i complimenti alla ns squadra.......

    RispondiElimina
  2. Ciao Carlo,
    i complimenti sono doverosi.
    Grande squadra, grande impressione su di noi. Non ho visto l'OMI, ma avendo poi incontrato il Roman e conoscendo il Castiglia, sapevo che avreste raggiunto la finale, o contro i portotorresi o contro coloro con cui avete poi vinto.
    Bravi ancora.
    Nel nostro blog semiserio sarete sempre benaccetti: mi raccomando, esponete il nostro piatto in bella vista!! In bocca al lupo

    RispondiElimina