venerdì 15 febbraio 2008

RITRATTO DI UN CAMPIONE... ANZI DUE: STARSCKY & ACCH

Starscky & Acch sono nati nelle campagne intorno a Bonorva. La loro data di nascita non è nota ma, da una attenta analisi della dentatura, si può supporre che abbiano entrambi un’età compresa fra i 40 e i 42 anni.
Si tratta di due giocatori molto prestanti fisicamente e sono l’uno, Starscky, colonna difensiva della difesa, l’altro, Acch, pilastro inamovibile (in tutti i sensi, visto che non si muove dall’area di rigore avversaria, al pari di Compà) della SAMA JCHNUSA nella quale militano fin dalla fondazione della squadra rossoblu.
Entrambi figli di latitanti bonorvesi, emigrarono ancora in fasce con le rispettive famiglie dalla natia Bonorva alle terre straniere di Semestene per sfuggire alle forze dell’ordine. Non fu affatto facile per papà Starscky e papà Acch far vivere i propri cari in quella terra così diversa per lingua, cultura e tradizioni, ma intervenne in loro aiuto un personaggio di dubbia moralità, tale Geometraaa, noto trafficante di case in esilio, che si offrì di costruire ai poveri malcapitati un adeguato rifugio chiedendo in cambio la mano della secondogenita figlia di papà Starscky.
Starscky & Acch poterono così trascorrere un’infanzia relativamente serena, coltivando il loro passatempo preferito: giocare a Guardie e Ladri. Proprio questo gioco fu causa di innumerevoli incomprensioni in famiglia in quanto i nostri eroi preferivano entrambi il ruolo di Guardie piuttosto che di Ladri. Perciò, per rimettere in carreggiata i due giovani sbandati, papà Starscky e papà Acch decisero di trovare ai loro bambini un onesto lavoro da disonesti. Li mandarono a frequentare un corso per scafisti dove appresero l’arte del contrabbando e, conseguita l’apposita abilitazione, intrapresero una brillante carriera che raggiunse il culmine con la truffa perpetrata ai danni di Nomentana il quale comunque, grazie anche al loro indiretto aiuto, divenne poi il grande Higuita (vedi puntate precedenti).
Ciò che però cambiò radicalmente la vita di Starscky & Acch fu l’incontro con un Generale dell’Arma dei Carabinieri, di nome Smacchialamacchia, il quale preferiva, chissà perché, farsi chiamare Mister piuttosto che Generale. I due rimasero folgorati dal carisma di quell’uomo che ebbe il potere di risvegliare in loro le mai sopite vocazioni di onestà e moralità.
E’ questo uno dei principali argomenti dei quali vorrei parlare nell’incontro che gentilmente mi hanno concesso.
I due arrivano all’appuntamento in perfetto orario, con la macchina di servizio a sirene spiegate per non dare nell’occhio. Alla guida è Starscky che, giunto a venti metri da me, sgommando pone la vettura in orizzontale rispetto alla mia posizione; dall’altra parte si apre improvvisamente la portiera e vedo una sagoma catapultarsi a terra e rotolarsi nel fango puntandomi addosso una pistola: è Acch che, in piena trance agonistico-professionale, agitato mi chiede: “è lei che ci ha chiamato?”
“Si, sono io”, rispondo, ”ma era solo per una semplice intervista.”
Chiarito momentaneamente l’equivoco iniziale, posso finalmente partire con l’intervista.
I: “Allora, Starscky & Acch, la prima domanda….”
A: “Eh no, sia chiaro, qua le domande le facciamo noi!”
I: “Va bè, allora proprio non ci capiamo. Se è così vado via”
S: “No, signor Inviato, aspetti, non se ne vada, il mio collega si è confuso. E tu, Acch, fai parlare me che capisco meglio l’italiano”
I: “Allora, volevo chiedervi del Generale Smacchialamacchia. Chi era?”
S: “Lo incontrammo per la prima volta una notte in cui ci bloccarono mentre, con il nostro gommone carico di disperati, stavamo per partire verso le coste del Sud America. A capo dell’operazione dei Carabinieri era appunto il Generale Smacchialamacchia che, dopo aver gettato in mare il carico di passeggeri, ci sequestrò il gommone accusandoci di non so quale attività illecita. Cercammo di spiegargli che il nostro era un regolare lavoro e che preferivamo partire di notte, col buio, per evitare il traffico; la nostra era, insomma, la cosiddetta partenza intelligente. Gli raccontammo la nostra storia e gli parlammo della nostra passione per l’ordine e la legalità, poi finimmo col discutere di calcio. Lui si commosse e, con gli occhi lucidi, ci confidò di avere un sogno nel cassetto, quello di diventare un giorno un grande allenatore, perciò si faceva chiamare Mister.”
I: “Che aspetto aveva?”
A: “Era un tipo magro, barbetta curata appena accennata, che girava in Mercedes e si diceva che nel tempo libero commerciasse climatizzatori”
I: “Ancora lui. Dalla descrizione è straordinariamente somigliante al nostro Mister Stancalasquadra. E fu lui a convincervi ad entrare nell’Arma?”
S: “Si, ma la vocazione per la giustizia l’avevamo già da tempo. Le racconto un aneddoto: un giorno io e Acch, ancora giovani e spensierati, stavamo rientrando a casa quando, giunti in prossimità della nostra macchina regolarmente posteggiata sul marciapiede davanti ad un passo carrabile, vedemmo un tizio armeggiare furtivo sullo sportello. Ci guardammo negli occhi e al volo, senza una parola, capimmo il da farsi.”
I: “Certo, immagino che abbiate bloccato quel delinquente e lo abbiate consegnato alla giustizia.”

S: “Niente di tutto ciò. Lasciammo che quel mascalzone portasse a termine il proprio reato per avere le prove certe e poterlo così denunciare. Ci appiattimmo contro il muro per non farci notare e, in silenzio, aspettammo che collegasse i fili dell’accensione, dopo di che lo vedemmo partire con la nostra macchina.”
I: “Ma, scusate, vi siete fatti fregare la macchina sotto il naso?”
A: “Si, ma il malcapitato non sapeva che nel frattempo avevamo preso il numero di targa!”

I: “Caspita, proprio un’idea geniale. Immagino comunque che non sia stato facile per voi abbandonare la carriera di malfattori”.
A: “Sicuramente guadagnavamo di più con i nostri traffici illeciti, e oltretutto avevamo la possibilità di qualche ricavo extra che facevamo con piccoli furti nel tempo libero, ma devo riconoscere che l’onestà è un qualcosa che hai dentro e ha un valore infinito non paragonabile al denaro. Oggi non torneremmo indietro per tutto l’oro del mondo.”
I: “Allora potete restituirmi l’orologio e il portafogli che mi avete appena fregato?!”
S: “Accidenti, se n’è accorto? Cavolo, sto proprio perdendo la mano!”
I: “Evidentemente…..!! Parliamo di Starsky & Acch calciatori: quali sono le vostre caratteristiche principali?”S: “Io sono un difensore pressoché insuperabile e solitamente mi sobbarco tutto il lavoro della difesa. Perciò ho anche chiesto al Mister Sciacqualumache, in più di un’occasione, di giocare senza portiere. Sono sicuro di potermela cavare tranquillamente da solo, e si potrebbe così guadagnare un uomo in più in mezzo al campo. E’ per questo che stiamo provando il nuovo portiere, Stan Laurel, in più ruoli.”
A: “Io invece ero un attaccante di movimento che amava spaziare lungo tutto il versante offensivo, senza tuttavia perdere lucidità sottorete. Castigavo gli avversari con una facilità disarmante.”
I: “Perché parla al passato? Mi risulta che lei sia ancora un apprezzato giocatore.”
A: “Perché, vede, in effetti io…. Cioè, non è che non sono più un giocatore, è che… è che non riesco più a trovare la mia dimensione. Da quando i miei amici dell’Ittireddu si sono ritirati dal campionato, non sono più lo stesso. Con loro avevo un’affinità particolare, ogni pallone che toccavo era un gol, con i loro difensori erano sempre baci e abbracci, loro stessi erano contenti di vedermi, addirittura il sindaco del paese mi aveva proposto come cittadino onorario, ora invece….sigh, sigh,….scusi sa, ma non reggo il dispiacere…..sigh….ora, dicevo, non segno più neanche in allenamento, neanche con la matita…..sigh, sigh….capisce il mio dramma? ….Mi scusi, ma non ce la faccio a continuare l’intervista….. sigh, sniff……vado via, mi scusi ancora signor Inviato, ma proprio….sigh, sniff….. proprio non ce la faccio… arrivederci…”
In lacrime, Acch mi saluta e va via. Lo saluto anch’io, incredulo e dispiaciuto per aver ridotto in simili condizioni un uomo con una semplice domanda, ma davvero mai avrei immaginato che il nostro eroe stesse vivendo un dramma personale di siffatte dimensioni. Porgo le mie scuse a Starscky, che gentilmente mi spiega il disagio interiore del suo amico e collega per quegli avversari ai quali tanto era affezionato e che ora non ci sono più, e restiamo ancora a chiacchierare per qualche minuto del più e del meno, come farebbero due vecchi amici. Ormai mi rendo conto che continuare l’intervista non ha più senso, l’ho proprio combinata grossa con quella domanda, chissà cosa dirà adesso il mio Direttore….
Confuso nei miei pensieri, saluto Starscky che si dirige verso la macchina di servizio con la quale poco prima i due sono arrivati, e solo allora mi sovviene un dubbio: “Mi scusi, Starscky” -richiamo il campione della SAMA JCHNUSA- “ma Acch è andato via a piedi? La vostra macchina è ancora qui”.
“No, non si preoccupi, lui non rimane mai a piedi…. lei, piuttosto…..arrivederci signor Inviato” e parte via sgommando, a sirene spiegate.
Lentamente, mi dirigo verso i parcheggi esterni della mega struttura sportiva di Canighello, dove un’ora prima ho lasciato la macchina, e sento ancora nella mente l’eco di quel “lei, piuttosto…” di Starscky e penso a chissà cosa volesse dire con quelle parole sibilline, ma archivio subito il pensiero
con un laconico “Ma si, cosa vuoi che volesse dire, erano solo due parole buttate lì, del resto è un Carabiniere…”
Giungo in prossimità della mia macchina e…….PORCA MISERIA!!....La mia macchina! NON C’E’ PIU’! .......Vuoi vedere che….. che quelle parole…… ma allora era tutta una messa in scena…..! Il pianto di Acch, il suo dramma interiore, i suoi amici di Ittireddu…..era solo una scusa per andare via prima e….. e…. altro che amici, quelli sono due incorreggibili malfattori!! MI HANNO RUBATO LA MACCHINA!!Mi hanno proprio fregato come un pollo, e io…..e io….e io non ho fatto neanche in tempo a prendere il numero di targa………..!!"

10 commenti:

  1. LA FANTASIA NON VI MANCA!!!!!!!!

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  2. ma no tenese unu cazzu de faghere?????

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  3. carino anche questo ritratto....però hai scritto poco del loro talento calcistico....

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  4. Chissa' perche'....ma mi sa tanto che il secondo commento provenga da uno dei due campioni citati nell'articolo....magari proprio da quello che mi inonda la mail di materiale "vivace" seppur di rilevante interesse.
    Comunque, complimenti all'inviato speciale, sempre più anonimo e sempre abile nel celarsi nel vasto ambito della squadra.....

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  5. Certo che quei due sono proprio dei delinquenti!! Chi l'avrebbe mai detto....??

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  6. ci saremo impegnati a ritrovare la macchina dell'inviato speciale se solo sapessimo chi fosse!!!!!!!!Acch hai fattu be' pero segna cazzz!!!!!!!

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  7. saluti ai due campioni della sama

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  8. campioni...ed infermi: in due avranno giocato si e no 5/6 partite!!

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  9. ...mi sa che facciano anche 84anni in due...

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  10. e pogu so toghi i 2 campioni...

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