venerdì 28 marzo 2008

I MITI DEL XXI° SECOLO: L’UOMO SENZA SCHELETRO

Questa che sto per raccontarvi è la storia di un Supereroe dei nostri tempi.
La sua figura non ha niente a che vedere con gli obsoleti supereroi del XX° secolo quali Superman, Spiderman o i Fantastici Quattro, peraltro immaginari e mai realmente esistiti: il nostro è un personaggio reale, in carne e basta (lo so, di solito si dice in carne ed ossa, ma lui, essendo privo di scheletro, le ossa non le ha!) pronto ad intervenire ad ogni richiesta di aiuto da parte delle comunità bisognose. L’Uomo Senza Scheletro ha fatto la sua prima comparsa durante le ultime festività Pasquali.
Capitò infatti che qualche settimana prima al cellulare di Uanlò (toh, chi si rivede!!), d.s. dell’umanità, arrivò un sms con una richiesta di aiuto da parte degli abitanti di uno sperduto paesino del centro Sardegna. Il messaggio parlava di un paese di nome Sadali con enormi problemi dovuti all’isolamento per via dell’infelice posizione geografica, con una popolazione perennemente triste e ormai allo stremo delle forze.
Uanlò, intuita la gravità della situazione, decise di chiedere aiuto all’Uomo Senza Scheletro: “amico Supereroe” - gli disse - “dobbiamo assolutamente andare a Sadali, la gente del posto ha bisogno di te”. “In sandali??” – rispose confuso l’Uomo Senza Scheletro – “Ma maccu sei?? Cun chisthu freddu vi voni arumancu li botti da tennis pà iscì di casa!!” “Ma no, cosa hai capito?” – ribatté Uanlò – “comunque non preoccuparti, penserò a tutto io, tu dovrai solo venire e con i tuoi super poteri aiutare quella povera gente.” Organizzata una breve vacanza di lavoro nell’infausto paesello, Uanlò andò a prelevare di persona il nostro Supereroe e, impostato il suo infallibile navigatore satellitare Ton-To, con armi, bagagli, amici e famiglie al seguito partirono per la missione di salvataggio della comunità Sadalese.
Dopo circa ventiquattr’ore di vagabondaggio per le strade dell’isola, e soprattutto dopo aver scaraventato giù da una scarpata l’infallibile navigatore satellitare, il piccolo gruppo col Supereroe giunse finalmente a destinazione. L’Uomo Senza Scheletro, come suo solito, non perse tempo e si mise immediatamente al lavoro, cercando di porta in porta le persone bisognose.
Entrò nel market del paese e chiese al proprietario, vista la straordinaria somiglianza di quest’ultimo con l’allenatore del Cagliari Ballardini, se per caso avesse necessità dell’intervento di un supereroe.
“Si, avrei bisogno di una mano per mungere le capre, ma non credo serva un supereroe, basta uno che venga domattina alle otto” – rispose cortesemente il sosia di Ballardini, suscitando le ire dell’Uomo Senza Scheletro che, uscendo dal market, commentò: “ma abbaidda chisthu: è ulthimu in classifica ed è pinsendi a mugnì li crabi!!” Fallito il primo tentativo, il Supereroe entrò nel bar del paese. Qui conobbe due individui, tali Maurizio&Maurizio (le fonti ufficiali parlano di due individui, ma in realtà potrebbe trattarsi di un'unica persona sdoppiata a causa dei fumi dell’alcool), che dopo pochi minuti di conversazione e diverse birrette, finalmente furono in grado di indicare all’Uomo Senza Scheletro il luogo di ritrovo delle persone in difficoltà. “All’uscita del paese” – gli dissero Maurizio&Maurizio – “c’è un distributore di carburante con annesso un piccolo bar dove la gente del posto si raduna ogni sabato sera per tentare di divertirsi col Karaoke, ma puntualmente il tentativo fallisce perché in un posto così triste non esiste neanche la musica”. “Ah, questo si che è un lavoro da Supereroe” – replicò soddisfatto l’Uomo Senza Scheletro – “io, in quanto tale, sono un esperto di arti marziali: sono infatti cintura nera di Kung Fu, Karate, Sudoku e Karaoke. Questa è l’impresa che fa per me!” - disse dirigendosi con passo spedito verso il luogo indicatogli. Giunto al bar del distributore, il nostro Supereroe si presentò e subito cominciò un via vai di gente intorno a lui. “Per favore signori” – spiegò agli avventori – “prima di formulare le vostre richieste, dovete versarmi da bere per far sì che compaia il mio magico mantello color verde spento e possa acquisire i miei super poteri!”
Immediatamente litri e litri di birra arrivarono a riempire il bicchiere dell’Uomo Senza Scheletro e lui, ligio al suo dovere, diligentemente cominciò a bere tutto ciò che gli veniva versato. Chiesti una ventina di Ramazzotti per essere proprio sicuro di aver acquisito i super poteri, si sistemò il mantello color verde spento e cominciò ad esaudire i desideri delle persone bisognose. “Signor Supereroe” – gli chiese una timida ragazzina – “il mio nome è Rosanna, e vorrei fare la cantante. Può per favore aiutarmi?” “Certo ROSANGELA” – rispose lui – “e chi, fra i più famosi cantanti, ti piacerebbe essere?” “No, non ROSANGELA: Rosanna ho detto! Mi piacerebbe tanto essere Anna Tatangelo, la conosce?” “Ma figurati, cara ROSALBA, se un supereroe come me non conosce il famoso e compianto cantautore Tatangelo Bertoli….. Vieni sotto il mio mantello verde spento e farò di te una grande cantante!” “Tue sese maccu!!” replicò lei scappando via.
Bevuti un altro paio di digestivi, l’Uomo Senza Scheletro chiese se nel locale fosse per caso presente il sindaco del paese. Improvvisamente, tutti smisero di parlare e nel bar calò un imbarazzante silenzio. Dopo un quarto d’ora, finalmente un uomo dall’età indefinibile si fece avanti e, a testa china, sospirò: “sono io, signor Supereroe, e la prego di aiutarmi. Le ho provate tutte, ma non riesco proprio a mandar via la tristezza da questo posto.” “Non preoccuparti uomo” - disse lui sicuro di se - “ho la soluzione che fa per voi. Il vostro problema è che siete troppo distanti da Sassari, il vero luogo della felicità. Nella mia città ho risolto tutti i problemi realizzando la metropolitana di superficie: ogni mattina decine di migliaia di sassaresi salgono sul trenino e, fatto un bel giro panoramico, dimenticano tutte le cose negative e sono pronte ad affrontare con gioia la giornata lavorativa. Ecco, allo stesso modo si potrebbe fare nel vostro paese, costruendo però un’opera ben più grandiosa: una metropolitana di superficie che da qui arrivi fino a Sassari e finanche alle borgate vicine come Li Punti e Ottava, e poi giù fino a Platamona. Che ne dite, l’idea mi sembra semplice, no??” Il sindaco, stupito da cotanta genialità, guardò negli occhi ad uno ad uno i suoi concittadini e, commosso, esclamò: “questa si che è un’idea grandiosa e semplice da realizzare! Grazie Uomo Senza Scheletro, hai finalmente risolto i nostri problemi. Come possiamo sdebitarci con te? Possiamo offrirti da bere?” “Forse è meglio di no, sento che sto per perdere i miei super poteri” – rispose lui vomitandogli addosso – “adesso è ora che mi ritiri. Dopo ogni impresa ho bisogno di sedermi su una panchina a meditare un poco, e ci vogliono parecchie ore prima che il colorito verde spento mi abbandoni e ritorni il mio aspetto naturale”.
Così, accompagnato dai suoi amici che trascinavano il corpo ormai senza ossa dell’Uomo Senza Scheletro, il nostro Supereroe abbandonò il locale per ritirarsi in camera e godersi un meritato riposo.
Grazie al suo intervento gli abitanti di Sadali avevano finalmente scacciato la tristezza.
Rimasero delusi solo Maurizio&Maurizio, che per un paio di giorni aspettarono davanti al bar il ritorno della piccola comitiva di salvatori per accompagnarla a casa di Ballardini a mungere le capre e sorseggiare qualche vinello.
Il sindaco e il resto della comunità, invece, all’insaputa del Supereroe, organizzarono una festa a sorpresa di ringraziamento in quel di Nurri, in un locale chiamato La Stazione con tanto di chitarrine, musica e bella gente. Stavolta però l’Uomo Senza Scheletro stette bene attento ad evitare i suoi super poteri……!

*Alla Stazione c’erano tutti, dal commissario al sacrestano

alla Stazione c’erano tutti con gli occhi rossi e il cappello in mano

a salutare chi per un poco, senza pretese, senza pretese

a salutare chi per un poco portò l’amore nel paese.

C’era un cartello giallo con una scritta nera, diceva addio Uomo Senza Scheletro,

con te se ne parte la primavera......

*Liberamente tratto da “Bocca di rosa” di Fabrizio De Andrè

Frisciò ripreso a Sadali in azioni eroiche

6 commenti:

  1. Mi chiedevo:ma tra le 2 foto,chi è il ns.uomo senza scheletro?

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  2. e poi...perchè in una foto ha la faccia verde?saranno gli asparagi?

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  3. diciamo che la prima foto lo ritrae all'arrivo....la seconda dopo le gesta eroiche. il verde deriva da altro....

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  4. Mister Sparalesto può dormire sonni tranquilli! D'ora in poi potrà contare sull'Uomo Senza Scheletro per risolvere le partite più difficili. Perchè non lo abbiamo tesserato prima?

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  5. Non è stato tesserato prima perchè abitava a Sadali,ma ora con la metropolitana....

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  6. ma nella seconda foto cosav sta vimitando o sforzarsi a cagare

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