martedì 30 ottobre 2007

LA STAMPA AFRICANA ACCUSA L'ARBITRO

Incredibili commenti dagli organi ufficiali di stampa del Burundi, nazione di cui è portabandiera la FreeTime. Sul sito, è stato riportato il testuale commento:"A.S. FREE TIME - SA.MA. 2 - 2 (FRESU, ANGIUS G.) -- POTEVA ESSERE LA PRIMA VITTORIA DI QUEST'ANNO, L'ARBITRO ROVINA LA FESTA CONCEDENDO IL GOL DEL PAREGGIO IN CLAMOROSO FUORIGIOCO!!! PECCATO PERCHE' LA SQUADRA HA GIRATO MOSTRANDO ANCHE BUONE TRAME.". La SAMA JCHNUSA ha già annunciato un ricorso e presenterà denuncia per diffamazione e calunnia. Ma andiamo per gradi analizzando l'articolo. "A.S.FreeTime": clamorosa scoperta....hanno un prefisso al loro comune nome! A.S.: che vorrà dire nella loro lingua? Arterio Sclerotici? Arci Sfigati? A Scemi? A Stron..? Mah! Purtroppo ricostruire il significato delle abbreviazioni dell'ugandese non è facile causa le diverse influenze linguistiche intervenute nel corso dei secoli: prova ne è il fatto che in campo, sabato, emettessero versi gutturali e gesti primordiali incomprensibili ai civili presenti. Fresu dovrebbe essere la traduzione occidentalizzata del tribale Akuna Matata, così come Angius G. è da riferirsi al popolare giocatore Tubamba Kongo: ricordiamoci che è pratica degli immigrati di colore assumere in Europa dei nominativi locali giusto per evitare problemi al popolo ospitante nella pronuncia dei loro incomprensibili nomi. Il commento inizia con la rivelazione dell'oracolo venerdino dello stregone Bantu, che annunziò ai biancorossi un pomeriggio di gloria: "Poteva essere"; colpisce l'ottimo uso dell'imperfetto, nonostante i mauritani ignorino la coniugazione dei verbi. Il "poteva" è da interpretarsi come ardente speranza, ma anche come pura follia, ma mal si accosta al proseguo della frase "...la prima vittoria di quest'anno...". Quest'anno? Possibile che ne 2007 i pigmei biancorossi non siano ancora riusciti a vincere una gara? Eppure in questi primi 10 mesi hanno avuto modo d'incontrare team alla loro portata, ricordiamoci i guru della Mec3, i katanghi di Muros, gli zairesi dell'Emmebì. Forse si riferivano al neo campionato? Più probabile; ma con ancora a disposizione 28 partite, proprio a noi dovevano scartavetrare le palle?
Il comunicato stampa continua con "L'arbitro rovina la festa" confermando in pieno la sensazione dei poveri rossoblu, capitati nel bel mezzo di un rito tribale. La giacchetta nera, eletto stregone, deve aver gentilmente declinato l'assunzione di tale incarico per procurare cotanta delusione fra gli indigeni locali, portandoli poi a fraintendere il suo manifesto tentativo di gemellaggio con popoli civilizzati. "...concedendo il gol del pareggio in clamoroso fuorigioco": realtà volle che, per non rovinare il bellissimo spettacolo di balli, lotte, suoni gutturali, fuochi, rutti e pance all'aria inscenato dai Mbabana Mbabana, il signor arbitro giustamente mise da parte i panni di sommo giudice per godersi lo spettacolo fino in fondo; infatti, se prima volle partecipare attivamente alle danze biancorosse fischiando allegramente durante vari attacchi rossoblu, alla fine decise di lasciare al libero arbitrio locale l'apprendimento delle sane regole del fuorigioco e delle sue applicazioni. Il gesto è stato sicuramente apprezzato dai Tonga Bonga biancorossi, a giudicare dalle grida di gioia e dai balli d'assenso attorno al loro nuovo eroe vestito di nero.
Ma ad un certo punto, si fa riferimento alla religione:"Peccato" dice l'articolo. Beh, in effetti le leggi tribali ogni tanto sono piuttosto ferree e poco malleabili all'accettazione di novità da culture avanzate; in tal caso, non è passato inosservato l'atteggiamento del mister avversario Trabagliadori, da sempre scettico sull'esistenza di déi e stregoni e per niente affascinato dallo spettacolo etnico di San Camillo. Le sue aperte esternazioni contro il "credo" hanno causato indignazione nei confronti dei Lubumbashi, portandoli a manifestare il loro risentimento con questa dura parola di condanna!
L'articolo dei ruandesi continua con "La squadra ha girato" e qui bisogna più che mai affidarsi all'interpretazione piuttosto che alla traduzione. Se ci si riferisce ai balli, la frase denota una figura consistente nel cambiamento repentino di direzione da parte del nugolo di interpreti coinvolti nella figura: ciò avviene, ad esempio, anche nel nostrano "Ballu tundu", quando l'estremo di una riga di ballerini fa perno su se stesso, attento a dare il tempo al resto del gruppo, portandoli al compimento di giravolte di gradazione 180, se non 360. Ma spaziando sul sociale, si può scorgere una tenera ammissione di colpa da parte dei Moro'Ngoro, come una commovente autocritica nell'esser andati più in là del dovuto: la FreeTime ha girato, eccome, ha proprio girato le palle. Tanti passaggi, tanti capovolgimenti di fronte, è veramente incredibile come siano riusciti a girare così tanto le palle sabato: e di questo, la SAMA JCHNUSA, è la prima che sportivamente gliene rende merito!
Infine "...mostrando anche buone trame": onestamente, bella la rappresentazione, belli i balli, le urla, i tam tam...ma di tappeti e tessuti neanche l'ombra. Le vere trame potremo ammirarle domenica 4 Novembre a Mamoiada, in occasione della locale edizione delle Cortes Apertas "Tappas in Mamujada", cui parteciperà la SAMA JCHNUSA al gran completo...ed a cui è invitata una delegazione dei colored della FreeTime.

8 commenti:

  1. Con questo piccolo commento del Ns.Higuita gli "amici"della Free Time sono serviti e riveriti.....!!!!Poverini.....

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  2. Magari pensano ancora che era rubato anche il mitico 7 1.....

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  3. Si evince la mia simpatia per la Free Time?

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  4. se esiste un premio "Squadra Antipatia" dell'Uisp, meglio ritirarsi perche' la FreeTime lo vince a mani basse

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  5. ma nessuno ha pensato a corromperli con un casco di banane?

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  6. Ciao higuita, un saluto a te e alla tua fortissima compagnia!!

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  7. Grazie Gians, come vedi siamo immersi nella bagarre del campionato, fra polemiche derivate dal primo acceso derby e preparazione per il prossimo.

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  8. Mammia....che incubo quella partita. Quelli della FreeTime puzzavano.

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