Voto 10. In principio, Dio creò il cielo e la terra. Il primo giorno creò la luce; il secondo, il firmamento; il terzo, l’acqua ed i germogli; il quarto, i giorni e le stagioni; il quinto, gli animali marini e terrestri; il sesto, l’uomo ed il settimo si riposò. Dopo qualche millennio di ferie, il Signore Dio sentì la necessità di aggiornare la lista delle sue creazioni plasmando colui che avrebbe dovuto comparare le cose attualmente presenti sulla terra. E creò, appunto, Compà. E gli disse, esprimendosi in sànscrito antico: “Compà, anda un pogareddu in giru, a vidì cusa àaggiu fattu, pa chi no m’innammentu più di tutta la roba chi v’è”. E lui, ligio al suo dovere, partì immediatamente ad annotare tutte le cose nuove:”Caaa, mi lu traghetto…cazz…la brima classe??? Alè, di lusso…. Mì a Genova, mì. Intè, l’autostrada..e poggu è longa…. Mì la Volvo. …Mì l’Eurospin. …Mì a Verona. …Mì Portogruaro, il ristorante, v’à magnaddu la nuorese….mì la Osram ….li asparagi commenti li nostri …lu mari, li monti, lu rizzu di maccia, ….ogna hotel, v’è la reccepèscion!” Fra tutte le cose, una in particolare ammaliò il Compà divino: un essere bipede, aggraziato, diverso …parecchio diverso da lui, con due cupole all’altezza del petto e con una piccola aiuola al posto di quella volgare protuberanza non eccelsa che egli stesso si ritrovava fra le gambe. E non sapendo come nominarla, decise lui di coniarne il nome per le future genti: CIPRIA!!!!
a segnare contro il Deportivo, no?
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